“Shinrin-yoku“ per combattere lo stress

Il neologismo “Shinrin-yoku“ venne usato per la prima volta in Giappone nel 1982 e in italiano può essere reso con l’espressione “bagno nella foresta“ con riferimento al tempo speso in un bosco, in un parco o qualsiasi altro ambiente naturale, che, secondo gli scienziati, arreca benefici all’organismo umano.

Si tratta evidentemente di una pratica evasiva che ci permette di distanziarci dal disordine cittadino e da tutti gli effetti negativi che esso comporta. La densità va di pari passo con l’isolamento sociale e lo stress urbano può essere fonte di diverse malattie mentali secondo quanto affermato da Mazda Adli, psichiatra e professore presso l’Università di Humboldt di Berlino. Secondo le statistiche infatti, la probabilità di soffrire di depressione per un cittadino che vive in un ambiente urbano è del 40% in più rispetto ad una persona che vive in un’area di campagna.

Dal 1982 ad oggi diverse università giapponesi hanno studiato i benefici dello “ Shinrin-yoku “ e sono stati pubblicati molti libri a riguardo. Secondo gli esperti basterebbe un’escursione a settimana in un ambiente naturale per godere nei giorni successivi di diversi benefici quali: riduzione di stress e ansietà, rilassamento muscolare, miglioramento del battito cardiaco e della pressione arteriale, rinforzo del sistema immunitario. Inoltre, uno studio condotto dalla Nippon Medical School ha dimostrato che il numero di cellule NK (natural killers) che combattono il cancro, è maggiore nelle persone che praticano il “bagno nella foresta“ rispetto alle persone che rimangono in città. Affinchè si possa raggiungere una reale esperienza di “Shinrin-yoku“ bisognerebbe spegnere lo smartphone, liberare la mente e riempire i polmoni di aria pura mettendo da parte per un attimo tutti i problemi e qualsiasi tipo di preoccupazione. Sarebbe consigliabile anche camminare senza una metà fissa cosi che l’esperienza non possa essere avvertita come un obbligo.

Lo “Shinrin-yoku“ rappresenta un ritorno all’ambiente naturale dell’uomo, qualcuno vi ha intravisto perfino un ritorno all’ Eden (riallacciandosi al racconto biblico di Adamo ed Eva). Insomma, in un mondo in cui ormai il legame uomo-macchina risulta sempre più indispensabile nella vita giornaliera, è quanto mai importante promuovere il recupero del legame (originario) uomo-natura indispensabile per la salute dell’uomo.

Buon “Shinrin-yoku“ a tutti!

Alessio Agolino

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