Camminare per il benessere fisico e psicofisico

Con l’estate ormai archiviata, e ottobre già inoltrato, sono riprese le attività giornaliere alle quali molti di noi siamo ormai abituati ( scuola, lavoro, uffici, ecc. ) e che occupano la maggior parte del nostro tempo. Tuttavia c’è anche chi riesce a ritagliarsi un po’ di spazio, tra le ore caotiche della giornata, da dedicare ad una sana e regolare attività sportiva settimanale: c’è chi si iscrive in palestra,  chi pratica sport di squadra, e chi preferisce il jogging o altri sport individuali. Purtroppo queste attività non sono accessibili a tutti, per diversi fattori, e si dà cosi vita ad un fenomeno in netto aumento negli ultimi anni: la sedentarietà. Esistono però vari modi per contrastare questo fenomeno non per niente trascurabile: cosa c’è di meglio di una bella camminata al mattino, o la sera, magari semplicemente per recarsi a lavoro o al ritorno da scuola? La camminata infatti può rappresentare una vera e propria attività sportiva, soprattutto per chi ha poco tempo, se praticata con costanza e regolarità. Anzi, alcuni scienziati hanno dimostrato come in effetti rappresenti una valida alternativa al jogging: alcuni sono convinti che la cosa migliore per perdere peso sia la corsa. Niente di più sbagliato, poichè la corsa tende a bruciare prima di tutto i carboidrati e poi i grassi.  Anche una semplice passeggiata di un’oretta in collina, fatta a buon ritmo, può già innescare questo processo di smaltimento dei grassi. Oltre al dimagrimento, la camminata ha altri benefici: migliora l’efficienza dell’apparato cardiovascolare. Andare a camminare con una certa continuità aiuta a prevenire alcune malattie cardiovascolari, quali l’ictus e  l’infarto; scarica la mente dalle tensioni negative: oltre a portare dei reali e tangibili benefici al corpo, la camminata, soprattutto se praticata in montagna, costituisce un ottimo rimedio contro lo stress. L’attività fisica svolta in un ambiente ricco di ossigeno ed aria pura aiuta ad allentare le tensioni negative della mente e permette al corpo di rigenerarsi. In tal modo i problemi verranno visti sotto una diversa ottica. Infine la camminata ci aiuta ad ascoltare molto di più non solo noi stessi, ma anche tutto ciò che ci circonda e chi ci sta accanto. Dunque migliora la nostra facoltà di ascolto, una cosa apparentemente banale ma che di fatto siamo abituati sempre meno a fare. Per chi vuole avventurarsi in qualcosa di più che di una semplice camminata, esiste la “ power walking “, una camminata “potenziata” sia in termini di velocità che di sforzo , utile per mantenere sano il sistema cardiovascolare. Il potenziamento può essere ottenuto in vari modi: con l’applicazione di pesi (wogging), con terreni particolari (ad esempio sabbia) e con ritmi e movimenti sostenuti. Il “ power walking “ a piedi nudi sulla sabbia offre grandi benefici alla muscolatura articolare della caviglia, normalmente trascurata, migliorando anche la postura e l’elasticità nei movimenti. Rinforza la muscolatura delle gambe e del tronco, gli addominali, la muscolatura dorsale e i glutei. Una camminata energica dà anche benefici di tipo psicologico, specialmente a soggetti di età avanzata.  Uno studio condotto dall’Università dell’Illinois ha dimostrato che una pratica regolare del “ power walking “ aiuta a stimolare la memoria, l’attenzione e previene lo sviluppo del morbo di Alzheimer. Dunque il consiglio che ci sentiamo di dare, a tutela della nostra salute, è quello di camminare almeno per mezz’ora o tre quarti d’ora al giorno, alternando magari delle sessioni a passo veloce con altre a passo moderato, e il risultato sarà assicurato.

 

Alessio Agolino

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