Il Carrubo: pianta sempreverde tipica del paesaggio mediterraneo

Il Carrubo, Ceritonia siliqua, appartiene alla famiglia delle Fabaceae con caratteristico frutto a baccello, è un albero sempreverde tipico del Sud Italia particolarmente presente nel ragusano e nel siracusano.

L’albero spontaneo dalle caratteristiche esuberanti per la chioma molta folta, sempreverde ed ombrosa che può raggiungere anche i 7 metri di ampiezza, per la maestosità e vigorosità del suo fusto, rugoso e tortuoso con corteccia grigio-marrone poco fessurata, che negli esemplari più maestosi può superare i 2 metri di diametro, per l’altezza che può arrivare anche a 10-12 metri, ma in media arriva a 5-6 metri, per la sua longevità che arriva quasi a cinque secoli di vita, per la rusticità della sua vegetazione che ben si adatta a qualsiasi tipo di terreno.

La sua origine si trova nell’Asia medio-orientale in una zona corrispondente attualmente all’attuale Libano. Sull’inserimento della coltivazione del carrubo in Sicilia qualcuno sostiene che furono i coloni Greci altri invece ritengono che la sua coltivazione fu portata dai Fenici.

Attualmente la coltivazione del carrubo si trova soprattutto in Spagna meridionale, Portogallo, Grecia, Cipro e nei paesi Nordafricani. In Italia la sua coltivazione spontanea si trova in Sicilia, prevalentemente nel ragusano e nel siracusano, ed in Sardegna.

Il suo ideale vegetativo è un clima mite prevalentemente di tipo caldo secco in ambiente ben soleggiato e con temperature invernali mai inferiori ai – 5° C., un terreno povero ad alto contenuto di calcare attivo e con un pH alcalino. Importante per la sua vegetazione è che il terreno sia ben drenato e privo di ristagno idrico. Accetta di buon grado terreni rocciosi ed in declivio.

Il frutto, la carruba, è un legume indeiscente e pendente sull’albero dalla forma arcuata e tondeggiante, buccia coriacea e lucida, polpa carnosa e ricca di zuccheri, dal colore, in piena maturazione, che va dal marrone scuro fino al nero e con dimensioni variabili in lunghezza (10 – 20 cm) ed in larghezza (2 – 4 cm.).

La produzione del frutto incomincia dopo circa 10 anni dal suo impianto.

Caratteristica particolare del carrubo è di essere una pianta dioica cioè a sessi separati. Il che significa che i fiori maschili e quelli femminili non si trovano nella stessa pianta. In considerazione di ciò la fecondazione può essere entomofila, cioè per mezzo degli insetti pronubi come le api, oppure anemofila per mezzo del vento.

La raccolta delle carrube avviene tra agosto e settembre mediante la battitura (bacchiatura) dell’albero con robuste canne di bambù che le fanno cadere a terra appena queste vengono colpite.

In Italia l’area produttiva totale è di 5.576 ha (Istat 2019) e la produzione annuale raccolta pari a quintali 359.365 nel 2019 (Istat 2019). Di questa area e produzione la Sicilia, particolarmente le province di Ragusa e Siracusa, contribuisce in ragione del 70 per cento.

Tra le varietà maggiormente coltivate in Sicilia abbiamo la Latinissima, la Racemosa, la Morescona, la Saccarata e la Falcata.

Il frutto fino a poco tempo fa è stato utilizzato per l’alimentazione del bestiame e per quella umana.

Carruba, Frutta, Brown, Black, Baccelli, Natura

Recentemente oltre alla polpa, dolce e nutriente per la presenza di fibre, sali minerali, tannini e principi nutritivi come calcio, zinco, potassio, ferro, magnesio, fosforo e silicio, dalla carruba viene utilizzato il seme che, essiccato e macinato, fornisce la farina.

Quest’ultima, ricca di zuccheri naturali e carboidrati, risulta anche povera di grassi. Il suo utilizzo in campo alimentare è per la preparazione di prodotti dolci o per bevande calde e gustose, prive di caffeina e teobromina, in sostituzione del caffè solubile, dell’orzo in polvere o del cacao. Per la sua digeribilità e per la mancanza di caffeina risulta molto adatta nell’alimentazione dei bambini e degli anziani.

La farina per il suo contenuto di pectina, gelificante naturale, viene utilizzata come addensante naturale per preparare vellutate, creme dolci, budini, salse per condimenti, confetture e gelati.

Il consumo di carrube ha effetti benefici per la salute dell’uomo grazie alla presenza di fibre, polifenoli e tannini.

Fonte: TerraGlobale.it

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