Orgoglio sportivo Italiano tra eticità, progettualità educativa, spettacolarità ed agonismo

Da poco si sono concluse più di sei importanti manifestazioni sportive: la 32a edizione delle Olimpiadi e la 16a edizione della Paraolimpiade di Tokyo 2021, la 16a edizione del campionato europeo UEFA  2021 e la 134a edizione della finale di tennis a Wimbledon, le prime partite di qualificazioni per i mondiali di calcio Qatar 2022 e la 27a edizione dei campionati europei di ciclismo su strada. Eventi sportivi tutti concentrati nel periodo che va dal mese di giugno a metà settembre 2021 e che hanno visto brillare il colore azzurro sugli stadi, sulle piste di atletica, sulle strade per gli europei di ciclismo. Eventi tutti che hanno concorso a rimuovere la patina di preoccupazione che ogni famiglia italiana, da più di un anno e mezzo, sta vivendo per l’emergenza sanitaria da Covid-19.

I risultati di questi eventi sportivi sono in un certo senso eccezionali ma soprattutto emozionanti e coinvolgenti allo stesso tempo:

– nelle Olimpiadi di Tokyo 2021 la squadra azzurra si è presentata ai giochi con 384 atleti (197 uomini e 187 donne) di età media pari a 33 anni impegnata in più di 30 sport. Le medaglie conquistate a Tokyo 2021 sono state complessivamente 40 tra oro (10), argento (10) e bronzo (20) superiori al record di 36 medaglie conquistato nelle Olimpiadi di Roma nel 1960;

– nelle Paralimpiadi di Tokyo 2021 la squadra azzurra si è presentata con 113 atleti (60 donne e 53 uomini) che gareggiano in 15 discipline. Le medaglie conquistate sono state 69 tra oro (14), argento (29) e bronzo (26) di gran lunga superiore alle 39 medaglie conquistate a Rio nel 2016;

– nel tennis il romano Matteo Berettini conquista per la prima volta la finale nel torneo di Wimbledon a Londra dopo aver superato nella semifinale il polacco Hurkacz in quattro set (6-3, 6-0, 6-7, 6-4);

– nel calcio la nazionale italiana conquista la coppa UEFA 2020/2021 ed avvia le gare di qualificazioni ai mondiali di calcio con due pareggi con la Bulgaria e la Svizzera ed una vittoria (5-0) con la Lituania;

– nel ciclismo la Nazionale azzurra mista formata da Filippo Ganna, Matteo Sobrero, Alessandro De Marchi e le azzurre Marta Cavalli, Elena Cecchini ed Elisa Longo Borghini si aggiudica l’oro nel Mixed Team Relay vincendo il titolo europeo su strada.

Competizioni e risultati che hanno inorgoglito per sportività e spettacolarità agonistica gli italiani creando, all’interno delle famiglie, quel senso di patriottismo e di serenità che purtroppo mancava dal febbraio 2020 a causa della pandemia.

In questo periodo infatti la sedentarietà e l’isolamento ha caratterizzato la vita di ciascuno sia nei giovani, che negli adulti e negli anziani causando un cambiamento di stile di vita di tipo sia sociale, relazionale ed economico.

Una involuzione che ha causato soprattutto nei giovani, anche per l’impossibilità di frequentare le palestre, aspetti negativi sia nell’accrescimento psico-fisico e motorio che in quello relazionale a causa del mancato contatto con i compagni.

Il risultato è stato la solitudine sociale, la preoccupazione di essere contagiati, la mancanza di movimento. Risultato che ha inciso notevolmente sulla salute e sull’equilibrio psico-fisico dei giovani e degli anziani.

I risultati sportivi conseguiti durante il periodo estivo dagli atleti e dalle formazioni azzurre ha fatto emergere l’esigenza di liberarsi dalle pastoie della pandemia ma soprattutto la necessità di rivedere quei processi educativi e di etica sociale relativamente ai temi dell’educazione fisico sportiva dei giovani, degli adulti e degli anziani, della giustizia sociale, della disuguaglianza, della pedagogia sociale per affrontare con metodo e coscienza le problematiche della socializzazione dei giovani in ambiente extra scolastico e degli adulti ed anziani sui temi della convivenza, della migrazione, della disoccupazione e su tutte quelle tematiche tipiche di una società complessa.

Per i giovani in particolare è necessario, attraverso lo sport, affrontare i principi della lealtà, della correttezza, dell’inclusione sociale e della tolleranza.

Il dettame che l’orgoglio sportivo italiano ha fatto emergere dalle vittorie e dallo spettacolo emerso nelle varie competizioni sportive risulta quello di superare l’infausto momento della pandemia e far riemergere quella fiducia, coraggio, speranza e senso di comunità nelle famiglie.

Tematiche che possono diventare vere sollecitazioni, desideri ed occasioni per riflettere sulle questioni educative, di convivenza sociale ed economica all’interno della comunità nazionale.

You may also like...