Lo storico mercato del Capo, situato nell’antico quartiere, denominato Seralcadio, ha origine araba come gli altri mercati storici di Palermo: Ballarò, la Vucciria e il Borgo Vecchio.
Questo si estende lungo le vie Carini e Beati Paoli, la via di S. Agostino e la via Cappucinelle.
Sebbene per estensione il mercato del Capo è il più piccolo dei mercati storici di Palermo esso è, per il suo intreccio di strade (tipo suk musulmano) per i colori, le urla dei venditori (i vuci) e l’approccio che ne fanno gli ambulanti verso i passanti (abbanniata) per invitare a comprare la merce, il più popolare ed il più caratteristico.
Il piglio tipico dell’ambulante e le specialità tipiche della cucina di strada palermitana, sfincione (pizza con pomodoro, cipolla e acciughe) e sfincionello (pizza condita con una salsa a base di cipolla, pomodoro, acciughe, caciocavallo e origano), pane ca’ meusa (milza e caciocavallo grattugiato), pane con le panelle e cazzilli (frittelle di farina di ceci), arancine (palle di riso impanato e fritto), le crocchè di patate, purpu vugghiutu (polipo bollito con una spruzzata di limone), frittola (scarto degli scarti come grassetti, piccole cartilagini, frammenti di carne, interiora raccolti e ripassati nella sugna), quarume (versione della trippa bollita con cipolle e altre verdure), stigghiola (involtino tenue d’agnello lavato in acqua e sale e arrotolato attorno a un cipollotto ed arrostito sulla griglia su un letto di carbonella), sono le originali qualità del mercato del Capo in termini di popolarità e tradizionalità.
Qui si può acquistare di tutto a buon prezzo come alimentari e tante altre mercanzie come frutta, verdura, spezie, carne, pesce, ecc.
Uno degli ingressi principali del mercato del Capo è Porta Carini di stile neoclassico delimitata da sei finte colonne a base quadrata di pietra calcarea con capitelli dorici sulle cui sommità sono posti dei vasi.
Accanto al mercato si trova la trecentesca chiesa di S. Agostino, nota a Palermo come chiesa di S. Rita, edificata intorno al 1275, su una chiesetta medievale dedicata a San Dionigi, durante la dominazione angioina. Sono da vedere il prospetto trecentesco caratterizzato da una superficie spoglia ma arricchita da uno splendido portale ed un rosone di particolare pregio.
![](https://www.piazzaglobale.it/wp-content/uploads/2023/04/chie.jpg)
Chiesa Sant’Agostino e Chiostro
Nel suo interno sono da ammirare i magnifici stucchi decorati dagli artisti Giuseppe Musso prima e Giacomo Serpotta poi.