Le immagini dei giovani studenti caricati dalla Polizia a Pisa ed a Firenze scuotono la sensibilità del Presidente Sergio Mattarella

La carica della polizia contro gli studenti ed i manifestanti che a Pisa ed a Firenze hanno espresso solidarietà al popolo Palestinese rappresenta l’ennesimo episodio di una insofferenza di potere che scuote l’idea costituzionale del diritto a manifestare così come previsto dall’articolo 21 comma 1 della Costituzione Italiana.

La visione dell’uso del manganello da parte delle forze dell’ordine durante la manifestazione degli studenti oltre ad allarmare l’opinione pubblica rappresenta non solamente l’incapacità a ricercare un dialogo ma anche l’espressione del fallimento del buon senso e della ragionevolezza.

Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è rimasto indignato di quanto è successo tant’è che immediatamente s’è spinto a telefonare al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per esprimergli le sue preoccupazioni per i fatti di Pisa e di Firenze e per fargli presente che l’uso del manganello durante le manifestazioni pacifiche costituisce un atteggiamento non solamente anticostituzionale ma anche un pregiudizievole sentimento di disaccordo all’idea della libera espressione.

Questa la nota con cui Mattarella si rivolgendosi al Ministro Matteo Piantedosi esprime il suo pensiero in merito alle manifestazioni degli studenti e manifestanti di Pisa e di Firenze: “Il Presidente della Repubblica ha fatto presente al Ministro dell’Interno, trovandone condivisione, che l’autorevolezza delle Forze dell’Ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni. Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento.”

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