La Roma alza la Conference League a Tirana, battuto il Feyenoord 1-0

L’ha alzata, Lorenzo. L’ha alzata, la Roma. La Roma conquista la prima edizione della storia della Conference League. Batte il Feyenoord 1-0 con gol di Zaniolo.

Un tripudio giallorosso, sia a Tirana, sia allo stadio Olimpico. Per la squadra della Capitale è il primo trofeo UEFA del suo corso. Dopo l’affermazione in Coppa delle Fiere del 1961, 61 anni dopo conquista un’altra coppa continentale.

José Mourinho – alla fine in lacrime – vince il terzo “titulo” diverso europeo dopo Champions ed Europa League. È la quinta finale su 5 che vince di un torneo a lunga gittata. Un tecnico “special” come meglio non poteva essere definito. Lui, JM, torna a far vincere una coppa internazionale al calcio italiano dopo la Champions del 2009 con l’Inter.

Un match tirato, non semplice, di sofferenza, ma portato a casa con il minimo punteggio. Però tanto basta per il trofeo. Tanto basta per sconfiggere gli olandesi, fin qui imbattuti.

L’inizio di gara è di attesa per le due squadre. La tensione di una finale porta i giocatori in campo a rischiare il meno possibile. La Roma attende, cercando di sfruttare al meglio gli spazi del Feyenoord in transizione. Ma la squadra di Mourinho è assolutamente in partita. Attende solo il momento giusto per colpire. Al minuto 17, Mkhitaryan si ferma ancora per un problema muscolare ed è costretto a chiedere il cambio. Al suo posto, entra Sergio Oliveira che ha un buon impatto sulla gara. Di personalità.

L’episodio che sblocca il match si materializza al minuto 32. Mancini lancia perfettamente Zaniolo in area, il 22 raccoglie, la mette a terra e con un colpetto sotto anticipa il portiere Bijlow in uscita. La Roma è avanti, la Roma è in vantaggio 1-0 nella finale di Tirana. Il settore dei romanisti esplode e anche la porzione di albanesi esulta per i giallorossi.

A inizio ripresa il Feyenoord parte forte. Al 2’, palo di Dressers su situazione da corner. Sul rimpallo Rui Patricio compie un miracolo su un tiro ravvicinato. Al 5’ il numero uno portoghese è di nuovo protagonista. Fa un grandissimo intervento su potente destro dalla distanza di Malacia. La palla sbatte sul palo dopo la respinta del portoghese. Altro pericolo scampato. Bene così. Gli olandesi sono pericolosi in un altro paio di occasioni, ma la retroguardia romanista ribatte colpo su colpo, prima che la palla arrivi tra le mani di Rui Patricio.

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