Borgo di Ormea

Ormea fa parte dell’Alta Val Tànaro, nel cuore delle Alpi Ligure, nel sud del Piemonte e della provincia di Cuneo sulla confluenza tra il torrente Amelia ed il fiume Tànaro (secondo fiume piemontese dopo il Po, il primo fiume d’Italia per lunghezza ed il quarto per portata).

Il Borgo di Ormea è posizionato all’inizio della cosiddetta Terra Brigasca all’interno di una conca dominata dalle vette più alte delle Prealpi Liguri il massiccio del Monte Armetta (1.739 m.), il Pizzo di Ormea (2.476 m), il Monte Antoroto (2.144 m), il Monte Mongioie (2630 m).

Il Borgo di Ormea ha una economia di tipo pastorale, con annessa la produzione di formaggi di alpeggio a latte crudo, una agricoltura di montagna (tipiche le coltivazioni di grano saraceno, patate e castagne), ed un discreto flusso turistico particolarmente concentrato nel periodo estivo.

Tra le caratteristiche di Ormea vi sono:

– la Balconata, il caratteristico sentiero di circa 40 km, segnalato dal CAI già nel 1999, che partendo dalla frazione di ECA si sviluppa, ad un’altezza media di 1200 metri, lungo le 9 frazioni e le 24 borgate di cui Ormea è composta, e si conclude nella frazione di Viozene dopo aver percorso il versante sinistro orografico della vallata;

– il centro storico di Ormea, con perimetro a forma di cuore, sormontato dai ruderi del Castello e da un intreccio di vicoli denominati “Trevi” nel cui interno si trovano la trecentesca “Casa dei Signori”, la Chiesa della Madonna degli Angeli, il Museo Etnografico e la Chiesa parrocchiale di San Martino con affreschi del XIV secolo;

– le circa 30 piccole chiese e 300 piloni votivi, che per buona parte sono situati nei boschi, ed una quarantina di opere d’arte scolpite nel marmo nero di Ormea;

le 23 frazioni del borgo (Aimoni, Albra, Alpisella, Barchi, Bossi, Bossieta, Campocomune, Cantarana, Case Rian, Chionea, Chioraira, Eca, Isola Perosa, Nasagò, Pian del Fò, Ponte di Nava, Pornassino, Prale, Quarzina, Toria, Valdarmella, Villaro, Viozene), disseminate lungo i sentieri della balconata e caratterizzate da casette dalla tipica architettura di montagna per la loro costruzione fatta con mura a secco di pietra grigia a spacco e per la loro copertura in paglia o in lastre di pietra;

– il bosco delle Navette, distante circa 38 km da Ormea è esteso per circa 2770 ettari sopra l’abitato di Upega, ed è un’attrattiva per le sue specie floreali come rododendri, orchidee spontanee, ecc. ma anche per la ricchezza di alberi come Abeti e Larici e una ricca fauna fatta di camosci, caprioli e galli forcelli chiamati anche fagiani di monte.

Tra le specialità gastronomiche di Ormea vi sono i “tultei” ravioloni riempiti di “cin” (purea di patate e porri e erbe aromatiche) che verranno abbrustolite sulla piastra della stufa a legna, le “fozze” pane ricavato dall’impasto di farina e latte, le lasagne d’Ormea, la polenta di grano saraceno.

Santo patrono di Ormea è San Martino di Tours, la cui festa si celebra l’11 novembre ed a cui è dedicata la Chiesa parrocchiale.

Tra le manifestazioni tradizionali e folcloristiche vi sono il Carnevale storico di Ormea con la tipica tradizione dei j’Aboi, cioè personaggi mascherati che chiedono la questua a chi non è travestito e la festa del Corpus Domini, con le tipiche esposizioni floreali per le strade principali dove viene eseguita la processione.

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