Procida designata Capitale italiana della Cultura 2022

Ad annunciarlo ufficialmente a nome della Commissione del Mibact è stato personalmente il Ministro Dario Franceschini.

Sembra un sogno, ma non lo è, sembra l’idea pensata di un progetto voluto ma ritenuto difficile da perseguire, ma non è stato così, sembrava un titolo solo immaginato quello presentato dal Comune di Procida “cultura non isola” ma è diventato invece l’idea di una bellezza condivisa, accettata e proposta come volano di una ripresa economica e sociale che si spera possa arrivare al più presto dopo i sacrifici imposti alle città, agli operatori turistici, alle famiglie a seguito della pandemia.

Procida la più piccola delle tre isole del Golfo di Napoli, ricca di un paesaggio caratterizzato da coloratissime case, da un contesto urbanistico di particolare valore naturalistico e insediativo, da elementi strutturanti del paesaggio come i boschi, i vigneti, gli agrumeti ed i frutteti, è stata scelta dalla giuria presieduta da Stefano Baia Curioni professore all’università Bocconi di Milano ed anche direttore della Fondazione Palazzo Te di Mantova come la città da presentare al Ministro Dario Franceschino per essere designata Capitale Italiana della Cultura per l’anno 2022.

Il Ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini, nella giornata di lunedì 18 gennaio ha proclamato, durante una cerimonia tenutasi in streaming, Procida Capitale Italiana per la Cultura 2022.

Il titolo istituito dal MiBac nel 2014 con l’obiettivo di “sostenere, incoraggiare e valorizzare l’autonoma capacità progettuale e attuativa delle città italiane nel campo della cultura, affinché venga recepito in maniera sempre più diffusa il valore della leva culturale per la coesione sociale, l’integrazione senza conflitti, la creatività, l’innovazione, la crescita, lo sviluppo economico e, infine, il benessere individuale e collettivo”  è stato già assegnato a Mantova nel 2016, a Pistoia nel 2017, a Palermo nel 2018, a Parma nel 2020 che, a causa della pandemia, lo detiene anche per il 2021. Nel 2019 il titolo non fu assegnato perché in quell’anno alla città di Matera fu assegnato il titolo di Capitale Europea della Cultura.

Le altre città finaliste in gara per il titolo sono Ancona, Bari, Cerveteri (Roma), L’Aquila, Pieve di Soligo (Treviso), Taranto, Trapani, Verbania, Volterra (Pisa).

Per la cronaca questo sono distintamente per regione di appartenenze le 28 città che hanno presentato il dossier per la candidatura a capitale della cultura 2022:

– ABRUZZO: L’Aquila;

– BASILICATA: Venosa;

– CALABRIA: Tropea;

– CAMPANIA: Capaccio Paestum, Castellammare di Stabia, Giffoni Valle Piana, Padula, Procida, Teggiano;

– EMILIA ROMAGNA: Ferrara, Unione dei Comuni della Bassa Reggiana, Unione dei Comuni della Romagna Forlivese;

– FRIULI VENEZIA GIULIA: Pordenone;

– LAZIO: Arpino, Cerveteri;

– LIGURIA: Genova;

– LOMBARDIA: Vigevano;

– MARCHE: Ancona, Ascoli Piceno, Fano;

– MOLISE: Isernia;

– PIEMONTE: Verbania;

– PUGLIA: Bari, Barletta, Molfetta, San Severo, Taranto, Trani, Unione Comuni Grecia Salentina;

– TOSCANA: Arezzo, Livorno, Pisa, Volterra;

– SARDEGNA: Carbonia, San Sperate;

– SICILIA: Catania, Modica, Palma di Montechiaro, Scicli, Trapani;

– VENETO: Belluno, Feltre, Pieve di Soligo, Verona.

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